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mercoledì 22 maggio 2013
Sligo e Rosses Point
Il bello di viaggiare in macchina è che puoi andare dove vuoi e fermarti quando vuoi. Così decidiamo di passare a vedere Sligo, solo perché
ci attrae il nome. La parola "Sligo" deriva da una parola gaelica che significa "posto pieno di conchiglie". Il nome era proprio del fiume che passa in mezzo alla cittadina, oggi conosciuto come Garavogue, il quale era ricchissimo di conchiglie portate dalle correnti oceaniche nell'estuario della foce. Il nome fu esteso alla cittadina dopo che durante la costruzione degli edifici furono trovate conchiglie anche sulla terraferma. Pranziamo in città e facciamo un giretto in centro e sul lungofiume, ma non ci attira più di tanto, così prima di raggiungere Donegal per la notte, decidiamo di andare a visitare una località sull'oceano, poco distante da Sligo.
Si dice che Rosses Point fosse una volta patria di pirati e contrabbandieri. Parcheggiamo la macchina vicino al "famoso" campo da Golf e facciamo una passeggiata su un sentiero tracciato con vista sullo Sligo Channel. Alla fine del sentiero (che in realtà è l'inizio, siamo noi che lo abbiamo preso al contrario) si vede la statua di una donna con le braccia distese verso la baia chiamata "Waiting on shore" ed è una commemorazione per tutte le persone scomparse in mare. Una casa diroccata ricoperta di vegetazione, poco distante dalla strada ci invita ad entrare, poi scopriremo che, molto probabilmente, si chiama Elsinore Lodge e sembra abbia ospitato il poeta irlandese William Butler Yeats. Prima di andar verso Donegal ci fermiamo a bere una birra nel bellissimo Harry's Pub, un pub, un ristorante, ma sopprattutto un museo, pieno zeppo di cianfrusaglie e foto marinaresche, veramente uno spettacolo, con il proprietario che ci racconta aneddoti e provenienza di alcuni pezzi, il pub appartiene alla sua famiglia ormai da cinque generazioni ed all'interno, sotto una lastra di vetro che fa da tavolino c'è perfino un pozzo.