La strada è lunga e mi fermo un oretta per il pranzo al sacco e una passeggiata davanti al mare, a Grottammare in provincia di Ascoli Piceno poi proseguo ed arrivo nell'azienda agricola dove passerò la notte, circondato da montagne e da una natura che mi sembra quasi selvaggia. Capo D'Acqua è una piccola frazione, qualche casa sparsa qua e là, del comune di Capestrano un misto di borgo medievale e paese fantasma. Arriva la domenica mattina e mi aspetta l'immersione. Siamo una decina di sub, dopo il caffè ed aver preparato l'attrezzatura mi accorgo che io sono l'unico con la muta stagna, nonostante siamo ai primi di febbraio e su internet ho letto che era assolutamente consigliata perchè l'acqua è sempre fredda, intorno ai 10 gradi.
L'altro mulino è un insieme di strutture e ambienti sommersi molto belli ed affascinanti, nonostante fosse già un rudere alla creazione della diga che ha riempito d'acqua quel naturale avvallamento. Verso riva, quasi completamente emerso, si trovano le rovine del colorificio con di fronte bei cespugli di canne che dal fondo del lago cercano la superficie.