_____www.gigipeis.blogspot.com______

_____www.gigipeis.blogspot.com______

domenica 22 luglio 2007

+ El Brujo

Sveglia presto anche l' 11 luglio, con un taxi giallo andiamo al terminal degli autobus per Chocope, che raggiungiamo dopo un oretta, qui aspettiamo, bevendo una coca cola, il combi per andare a Magdalena de cao, tra le canne da zucchero che usano per fare il ron più conosciuto in Perù: ron Cartavio. Trentacinque minuti e arriviamo alla plaza de armas di questa vecchia, piccola cittadina di origine coloniale. Cerchiamo un mototaxista, che sembrano scarseggiare da queste parti, e per 12 soles ci porta, e ci aspetta per ritornare, al complesso archeologico di "El Brujo" che sta conformato da tre edificazioni che sono, la huaca prieta, la huaca cao viejo (o huaca blanca) e la huaca cortada. Per ora si può visitare solo una piramide di adobe di trenta metri, la huaca blanca, dove nelle pareti i mochica plasmarono belle iconografie. L’immagine più nota è il "Degollador de Cabezas" (il “Tagliateste”) uno dei fregi policromi più importanti. La figura del tagliateste si ripete nelle scene rituali rappresentate nei pezzi di ceremica. Il complesso archeologico si chiama così perché fu uno dei luoghi più frequentati anticamente dagli stregoni (brujos) della costa, che qui si ricaricavano di energia per compiere poi i loro riti e stregonerie. La scoperta risale al 1990, ma il sito è aperto ufficialmente al publico da pochi mesi. Non c'è ancora un gran aflusso di turisti e tutte le persone che lavorano qui ci vengono incontro gentilissime a stringerci la mano. Anche a Magdalena de Cao la gente è stata gentilissima e cordiale. Questo centro cerimoniale fu utilizzato anche da civiltà successive a quella dei Moche. Gli stessi padri Domenicani costruirono qui una chiesa, con il fine di imporre la propria struttura ed estirpare quelle che essi consideravano idolatrie indigene, ma allora le piramidi erano gia' coperte di sabbia e nascoste. All’interno, eretto nel settore Nord dell’antica piazza del tempio moche, c’era la nave principale della chiesa il cui altare principale era rivolto alla huaca, però un terremoto la distrusse e cosi la spostarono dove tuttora esiste, a Magdalena de Cao.
In questa huaca, alla fine del 2005 è stata trovata la mummia di una donna, (la señora de Cao) con il corpo in perfetto stato di conservazione sul quale si possono riconoscere tatuaggi sulle braccia e sulle gambe. La mummia della Señora de Cao era ricoperta da oltre venti cappe di tela, fra le quali manti coperti di lamine d’oro e di cotone. Al momento di togliere l’ultima cappa, sono stati ritrovati collari, diademi, corone e adorni nasali di oro, argento e pietre preziose. Ancora non si può vedere, però è in progetto un museo sul sito che mostrerà tutto ciò che si scopre ed è stato scoperto. Terminata la visita ritorniamo alla plaza de armas di Magdalena, dove ci fermiamo a pranzare con i padroni di un piccolo ristorante, nella loro cucina perchè i pochi tavoli erano occupati, mostrandoci la loro semplicita e genuina ospitalita'.

gigipeis

free counters