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sabato 21 luglio 2007

+ Huaca de la luna, Huanchaco, Chan Chan

La mattina presto, dopo colazione, con un "combi" ci dirigiamo alla "campiña" di Moche, a 5 chilometri da Trujillo, dove si trova il sito archeologico della huaca del sol e la huaca de la luna, due piramidi tronche di mattoni di fango, la Huaca del sol e' una piramide scalonata alta circa 43 metri che secondo la leggenda fu costruita in solo 3 giorni da 250 mila uomini, che utilizarono 70 milioni di mattoni di fango (adobe). Si visita solo la huca de la luna, a 500 metri di distanza, che non e' altro che una sovraposizione di tempi costruiti in diversi periodi dell' impero Mochica. Tra le due si trova la zona urbana, con resti di case, grandi strade, corridoi e piazze, il tutto semicoperto o coperto dalle sabbie del deserto. La visita e' guidata, e gli scavi sono ancora in corso, si possono ammirare dei bellissimi murales policromi. Nel tempio, sotto il "cerro blanco", gli archeologi hanno trovato una tomba con piu' di 40 guerrieri sacrificati. Finita la visita rientriamo a Trujillo da dove prendiamo un altro combi per andare a Huanchaco, un centro abitato nella costa dell' oceano pacifico, a 13 chilometri a nordest. Questo balneario e' famoso per i tipici "caballitos de totora", piccole imbarcazioni di canna che usano dai tempi piu' remoti per pescare, e per i pittoreschi ristoranti sempre provvisti di pesce fresco, cosi ne aprofittiamo per pranzare. Dopo una passeggiata in spiaggia raggiungiamo, sulla strada per Trujillo, Chan Chan, che con un’estensione di circa 20 chilometri quadrati, è la città di mattoni crudi più grande dell’America preispanica.
L’antico impero Chimú (VIII - XV d.C.) fondò la capitale vicino al fiume Moche, e la chiamò Jang-Jang,
che nell’antica lingua moche significa “sole-sole”. Per costruirla i chimú utilizzarono mattoni crudi, ciottoli, fango, legno, paglia e canne, materiali che si integrano in modo naturale con la sabbia della costa. La città è formata da palazzi con una sola via d’accesso al refettorio che si apre in tutte le direzioni con pareti e edifici dall’architettura rettangolare: atri interni, residenze, piazze amministrative, templi, piattaforme e magazzini. Le pareti furono decorate con fregi ad alto rilievo con motivi geometrici e zoomorfi. Ogni palazzo era circondato da quartieri periferici, dove vivevano i produttori e i servi del regno. I nomi con i quali oggi si conoscono i palazzi sono quelli degli archeologi che le studiarono. Attualmente si puo' visitare solo il palazzo Tschudi. La città fu il nucleo urbano di un grande stato regionale che abbracciò metà della costa peruviana, da Tumbes fino alle porte di Lima. Ultima tappa la visita al museo del sito poi rientriamo a Trujillo.

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