Al porto di Buenos Aires mi timbrano il passaporto, seduti uno di fianco all' altro, gli ufficiali, prima l'uscita dall' Argentina, e poi l'ingresso in Uruguay. Con un traghetto, della compagnia "BuqueBus", si attraversa il rio della Plata e dopo un ora si arriva a Colonia, prima città, fondata dai portoghesi, dell' Uruguay. Una visita veloce al centro antico, salgo sul faro per vederla dall' alto. Si visita in fretta e così, poco dopo sono sull' autobus che mi porta a Montevideo. Mi sistemo in una squallida pensione in centro, sporca e rumorosa, ma il gestore è cordiale e premuroso. Faccio una lunga camminata notturna per la Ciudad Vieja, la città vecchia, il primo insediamento spagnolo in risposta a Colonia, il centro è pieno di birrerie, ristoranti e pizzerie, è sabato sera e per le strade c'è tanta gente, poi mi infilo nelle strette vie che vanno verso il porto e qui non si vede anima viva, fino ad arrivare ad un molo dove qualcuno cerca di pescare. Il giorno seguente, dopo una breve visita a plaza indipendencia, la piazza più grande della città con al centro una statua e il mausoleo dell' eroe nazionale Artigas, prendo un autobus per Punta dell Este, una delle località balneari più famose del continente. Belle spiagge, tanto vento, e una bella scultura che raffigura la mano di un gigante che esce dalla sabbia. La sera, rientrato a Montevideo mi sistemo in un bell' ostello, molto più accogliente e vivo della pensione della notte prima. Da Montevideo a Colonia, poi di nuovo in traghetto a Buenos Aires.
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