Ci sono anche dei lama, che si lasciano accarezzare senza sputarci, un mini allevamento di cuy (porcellini d'india) e coltivazioni di varie piante medicinali. C'é anche un barettino dove proviamo il frullato della papaya arequipeña (piú piccola e arga) e del tumbo. Da lí andiamo al distretto di Cayma, dove c'é una bella chiesetta coloniale nella piazza, C'é anche un altro mirador, peró si accede pagando un sol, ed é una costruzzione alta con un cristo in marmo e tanti gradini. Dall' alto del mirador si vedono anche altri distretti e l'immancabile Misti. Andiamo sempre piú in campagna, nel distretto di Characato, visitiamo una fattoria dove c'é un toro di oltre 1400 chili, di una razza che solo esiste ad Arequipa (cosí ci dice il padrone),
A 8 chilometri al sud di Arequipa c'é Sabandia, con il suo mulino, dove facciamo una passeggiata a cavallo per la campagna circostante.
Quindi, rientro in cittá, a pranzare in un ristorante tipico, poi un salto in hotel, una doccia calda, e di nuovo in strada, a visitare la chiesa della compañia, disegnata nel 1573 e distrutta da un terremoto nel 1584, la struttura attuale risale al 1650. Una scapatella anche dentro la cattedrale, di stile neoclassico, con la curiositá che la facciata é un lato della chiesa e non il davanti, fu gravemente intaccata dal terremoto del 2001.
Prenotiamo il tour di due giorni e una notte per il cañion del colca in un agenzia poco lontano, una passeggiata e un hamburger nella piazza de armas e poi a nanna.