Diversi mesi più tardi in Perù, da Yurimaguas mi ero imbarcato alla volta d’Iquitos. Navigando prima sul fiume Huallaga, poi sul Marañon e quindi, circa all’altezza di Nauta, dove il Marañon si unisce con l’Ucayali, sul Rio delle Amazzoni. L’anno scorso ho rifatto il tragitto da Yurimaguas ad Iquitos e anche risalendo i fiumi, da Iquitos a Yurimaguas.
Sono passate tre ore, sono le otto e non siamo ancora salpati. Sono irritato, scocciato, incazzato col mondo. Tutto mi dà fastidio. Odio tutti.
Sono l’unico straniero nella barca, sto al secondo piano adibito al trasporto persone, i bagni sono al piano di sotto, la barca è piena di gente e i venditori ambulanti continuano a salire e scendere urlando ciò che vendono.
Nei viaggi passati trovarmi in queste situazioni, in posti così autentici e pieni di gente reale, mi ha sempre entusiasmato e incuriosito. Oggi provo fastidio. Forse la loro serenità, tutti sembrano felici, i bambini giocano, gli anziani sorridono. Io mi sento solo e deluso per la fine della mia relazione con Gianina.