Color arancio marrone non bene definito, ritrae il lider politico Jorge Eliecer Gaitan e contiene due sue frasi storiche: “Yo no soy un hombre, soy un pueblo” (Io non sono un uomo, sono un popolo) e “El pueblo es superior a sus dirigentes” (Il popolo è superiore ai suoi dirigenti). Gaitan è forse il personaggio politico più importante e conosciuto della Colombia. Nel 1924 si laureo come avvocato all’università nazionale di Bogotà con la tesi: Le idee socialiste in Colombia. Due anni dopo andò in Italia dove prese il dottorato in giurisprudenza. Quando ritorna nel suo paese è eletto rappresentante della Camera, da dove denuncia il massacro dei lavoratori delle “bananeras” del Magdalena (fatti poi immortalati in “Cent’anni di solitudine” di Gabriel Garcia Marquez) che gli portò le simpatie dei settori popolari.
Nel 1931 divenne presidente della Camera e la sua posizione contro il monopolio delle terre gli diede il completo appoggio dei contadini. Nel ’33 fondò la “Unión Nacional Izquierdista Revolucionaria”. Nel ’36 fu eletto sindaco di Bogotà, nel ’40 fu nominato ministro dell’ educazione. Portò importanti riforme sociali, tra cui un ambiziosa campagna di alfabetizzazione. La sua politica era diretta contro le oligarchie e la restaurazione della morale della Colombia.Nel 1946 si presentò alle elezioni presidenziali, ma le divisioni all’ interno del partito liberale diedero la vittoria al conservatore Mariano Ospina Pèrez, che inaugurò un periodo di dure rappresaglie contro i contadini e liberali.
Il 9 aprile 1948 nel centro di Bogotà
Il 16 plaza Bolivar evocava immagini da seconda guerra mondiale e i cadaveri nei cimiteri erano accatastati prima di esser sepolti in fosse comuni.
Y la muerte del pueblo fue como siempre ha sido:
como si no muriera nadie, nada,
como si fueran piedras las que caen sobre la tierra,
o agua sobre el agua.
(Pablo Neruda)
