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sabato 31 gennaio 2015

Atene - visita all'Acropoli

Oggi andiamo a visitare l'Acropoli, che si alza imponente su Atene, testimone da secoli delle numerose trasformazioni della città. Non conosciamo la strada per arrivare all'entrata quindi ci perdiamo, piacevolmente, tra le vie del quartiere di Plaka, tra negozietti di souvenires che stanno cominciando la giornata, monumenti antichi, vista sull'Agora Antica, chiesette ortodosse; arriviamo, non dalla parte dove arriva la maggior parte dei turisti ma da un altra parte. Facciamo il biglietto e prima di passare i tornelli ci facciamo un caffè ed una spremuta di arance, accompagnati da due chiacchiere con i baristi, contenti della vittoria, nelle recenti elezioni, della sinistra di Tzipras.
Ci sono diverse leggende che raccontano la nascita di Atene, tutte molto simili, dopo averne letto qualcuna, io la racconto più o meno così: Quando Cecrope, figlio della Madre Terra, metà uomo e metà serpente, fondò la città su un’enorme roccia vicino al mare, gli dèi dell’Olimpo decisero di darle il nome della divinità che avesse donato ai mortali l’eredità più preziosa.
Atena, dea della saggezza, piantò un albero di ulivo, simbolo di pace e prosperità; il dio del mare Poseidone, invece, colpì una roccia con il suo tridente e ne fece uscire una sorgente di acqua salmastra da dove uscì un cavallo. Gli dèi reputarono che il dono di Atena sarebbe stato di maggiore utilità alla città, fornendo nutrimento, olio e legno ai suoi abitanti. Da allora la città prese il nome della dea. Nonostante i turisti, tanti ma non tantissimi in questo periodo dell'anno, la visita è emozionante, i monumenti imponenti. Il primo impatto è con la vista del anfiteatro di Erode Attico visto dall'alto, poi la gradinata che porta ai Propilei (il tempio all'entrata dell'Acropoli), le immancabili gru che coprono la visuale della facciata del Partenone in continua manutenzione, l' Eretteo con il portichetto delle Cariatidi, le colonne a forma di donna e tanti altri monumenti e pietre sparse su tutto il pianoro. Il vento soffia fortissimo.
Dopo uno sguardo alla città dalla collina dell'Areopago, ci dirigiamo all'Agora Antica, Il luogo di ritrovo degli antichi ateniesi era l’Agorá, fulcro della vita amministrativa, commerciale, politica e sociale della città. Qui Socrate trascorse molto tempo a esporre il suo pensiero e tanti secoli dopo, san Paolo predicò il cristianesimo.
Un panino veloce con falafel a Monastiraky per pranzo, poi un riposino in hotel. Dopo la merenda a suon di dolci nel ristorantino vegan dove ieri abbiamo cenato, andiamo a vedere dal basso l'imponente teatro di Erode Attico e passeggiare nei dintorni del nuovo Museo dell'Acropoli, alle pendici meridionali dell'Acropoli, inaugurato nel 2009. All'esterno del museo ci sono delle lastre di plexiglas come pavimento che lasciano vedere le rovine di un antico quartiere ateniese, trovate durante gli scavi per la costruzione dell'edificio. Le strade e le piazze sono piene di vita e i ristoranti all'aperto molto animati.
Finiamo la serata in un pub, su una terrazza coperta da dei teloni di plastica che riparano dal vento, dal tavolino si ammirano i monumenti illuminati, l'Acropoli che ci guarda dall'alto, l'Agora Antica, e poco sotto di noi, davanti a me, il tempio di Efesto.

venerdì 30 gennaio 2015

Arrivo ad Atene

Per la prima volta, finalmente, vado a passare un fine settimana ad Atene, capitale della Grecia, considerata la culla della civiltà occidentale e la patria della democrazia. Partiamo il venerdì dall'aeroporto di bergamo e verso le quattro del pomeriggio usciamo dalla stazione della metro di Piazza Syntagma, il cuore dell’Atene moderna, dominata dal Parlamento. L'hotel prenotato da casa è a poche centinaia di metri dalla piazza, conosco il percorso a memoria, anche se non ci sono mai stato, perchè l'ho studiato su Google View. Una volta fatto il check-in e sistemati andiamo a mangiare in un ristorante Vegetariano e Vegan poco distante dall'hotel. Ci abbuffiamo poi andiamo a fare un bel giretto, una passaggiata lungo la via commerciale che da Piazza Syntagma arriva fino a Piazza Monastiraky, piena di vita, piena di gente, una messa nella piccola chiesa ortodossa e ragazzi che suonano le percussioni, turisti, le rovine della Biblioteca di Adriano, via Adrianou, piena di ristoranti e la vista dell'Agora antica. Prima di rientrare in hotel ritorniamo a piazza Syntagma dove buttiamo l'occhio agli Euzoni, le guardie in gonnellino corto e scarpe con pon-pon che stanno a vigilare il monumento al milite ignoto, proprio sotto il palazzo del parlamento. Tutta la sera accompagnati dalla suggestiva Acropoli che, illuminata, dall'alto sembra che ci aspetti.

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