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venerdì 13 maggio 2022

Il Relitto del Telamon - Lanzarote

Dopo l'emozionante immersione al “Museo Atlantico de Lanzarote” e dopo aver pranzato sul lungomare di Playa Blanca ed essermi steso sull'asciugamano nella bellissima spiaggia, mi metto in macchina e mi inoltro nella zona della Geria, peculiare luogo di vigneti e cantine dove le viti sono piantate singolarmente in dei buchi nella nera sabbia vulcanica e protette dal vento da muretti a secco semicircolari, poi mi trovo sopra il riarso paesaggio delle saline di Janubio, le più estese delle isole Canarie, e sulla nerissima spiaggia che hanno di fronte ma prima di rientrare in ostello ho in testa un'altra tappa che mi gira in testa da casa. 

In una piccola caletta a est di Arrecife emerge dal mare il relitto abbandonato della nave da carico Telamon, chiamato anche “el barco fantasma” La nave fu costruita nel 1953 a Dundee, in Scozia e varata l'anno successivo col nome di Temple Hall, nome che si legge ancora chiaramente sulla poppa, per la Temple Steam Ship Company del porto di Londra. Nel 1969 venne venduta ad una compagnia Greca e ribattezzata Pantelis, dopo altri cambi di proprietà, nel 1977, per un altra compagnia Greca, cambiò nuovamente nome in Telamon. La nave era lunga circa 140 metri, larga circa 18 e con un pescaggio di 9 e una stazza di 8000 tonnellate. Fuori dall'acqua emerge in quasi tutta la sua altezza, merito anche della bassa marea di oggi, la metà nave poppiera con la grande pala del timone totalmente in vista e l'elica assente, durante una mareggiata, non so quando, la nave si è divisa in due e la metà della prua è sprofondata completamente. 

Fino a qualche anno fa i turisti e non solo, salivano a bordo per curiosare e tuffarsi dalle sue strutture, all'interno, una delle stive a cielo aperto si è trasformata in una grande piscina. Adesso il relitto è molto degradato e pericolante quindi le autorità per evitare eventuali incidenti hanno deciso di vietarne l'avvicinamento, in acqua lo hanno circondato con delle reti e delle boe rosse e vi hanno attaccato dei cartelli come quello che c'è anche sulla spiaggia, che avvisano che è proibito avvicinarsi e salire. La nave era partita dalla Costa d'Avorio, uno stato africano nel golfo della Guinea, con un carico di legni pregiati con destinazione la città portuale greca di Salonicco ma mentre attraversava il canale di Bocaina, tra l'isola di Fuerteventura e Lanzarote, si imbatté in una forte tempesta tropicale che, complice la scarsa manutenzione della nave, le fece imbarcare acqua. Il capitano chiede aiuto al porto di Arrecife, Lanzarote, ma le autorità portuali, valutate le pessime condizioni della Telamon, invece di farla entrare in porto, dove potrebbe affondare e bloccare le attività portuali, la fanno rimorchiare con un peschereccio in una zona relativamente riparata ma si incaglia nel basso fondale dove si trova ancora oggi. Era il 31 ottobre 1981 e tutti i membri dell'equipaggio furono tratti in salvo. 

Due giorni dopo il naufragio arriva a Lanzarote il proprietario della nave per verificarne i danni, non so cosa decise e come le cose siano andate ma sta di fatto che la Telamon e i suoi legni pregiati, scaricati e accatastati a terra, non furono mai recuperati, però arrivò una squadra specializzata per contenere eventuali perdite e recuperare il carburante evitando un ennesimo disastro ambientale. Sto li a fotografare e ad ammirare il relitto e godermi il mare seduto sulla sabbia per un oretta poi, dopo il tramonto, me ne ritorno in ostello. Non entro in acqua, ormai la caletta è completamente all'ombra e poi in spiaggia c'è gente e non voglio lasciare le mie cose incustodite ma adesso che scrivo queste poche righe mi dispiace non essermi almeno avvicinato alla rete.

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