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domenica 12 agosto 2007

* Santa Marta-Caracas

La mattina del 10 agosto, il mio trentatreesimo compleanno, telefono al terminal degli autobus di Sant Marta per chiedere se ci sono posti disponibili negli autobus che vanno diretti a Caracas, ma mi dicono che per il giorno e il giorno dopo non ci sono posti. Il padrone del Miramar mi consiglia di prendere un bus fino a Maicao, e da lì un taxi collettivo per Maracaibo che si ferma e mi aspetta alla frontiera per timbrare il passaporto. Gli dò retta, alle 9-30 sono al terminal e alle 10 sono su un bus diretto a Maicao, passando la regione della Guayra, con paesaggi semi deserti, con arbusti e cactus, indigene vestite con lunghe tuniche di un solo colore e carretti trainati da asinelli. Arrivo a Maicao 4 ore dopo e trovo subito un taxi che va a Maracaibo, la strada è tranquilla, la musica dell' autoradio a tutto volume. Arriviamo alla frontiera e vado a timbrare il passaporto alla migrazione Colombiana, quando ritorno alla macchina il tipo ha tamponato un altra macchina in coda, niente di serio, però la polizia gli blocca l' auto, mi da indietro i soldi e lo zaino e mi dice che devo trovarmi un altro passaggio. Fa caldissimo, il sole è a picco e le strade sono piene di fango, lo zaino è pesante, il sudore mi brucia gli occhi, intorno ci sono solo militari, cambia soldi e baracche che vendono cibo e bibite. Dopo aver timbrato il passaporto anche al controllo Venezuelano, vado avanti e indietro per cercare un passaggio ma i taxi sono tutti pieni, un vecchietto che era in macchina con me, trova un posto ma non so per dove, io passo ore chiedendo ai tassisti se hanno un posto o come fare per raggiungere Maracaibo. Mi dicono che alle 5 (ora colombiana, 6 ora venezuelana) passa un autobus per Caracas, così mi metto ad aspettare, cambiandomi la maglietta completamente sudata, e alle 6-30 salgo sull' autobus, tranquillizzandomi e addormentandomi poco dopo, ma l' autobus viene fermato varie volte durante la notte dai militari e dalla polizia per controllare i documenti e i bagagli. Alle 10 del mattino seguente arrivo al terminal de La bandera, a Caracas. Con la metropolitana raggiungo la zona di "Sabana Grande", dove di solito mi sistemo, ma l'hostal backpakers è pieno, così passo un' oretta a cercare un altro hotel che poi per fortuna trovo, ma devo aspettare un' altra oretta prima che mi diano la stanza.

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