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martedì 1 giugno 2010

# Zona Smilitarizzata, ovvero DMZ

Ieri, con un tour organizzato sono andato a visitare la DMZ.
Sembra che in Vietnam il modo più economico e rapido per visitare i posti interessanti sia partecipare a questi tour e muoversi secondo un percorso stabilito dove si incontrano sempre le solite facce, io mi sento un po' in gabbia, a me solitamente piace visitare i posti per conto mio, invece qua ti fanno tutto difficile se esci dai circuiti che sembrano esser creati apposta per poter controllare i turisti, e mi pare che la gente, fuori da questi circuiti, non gradisca molto il turista, lo imbrogliano, lo evitano, lo maltrattano. Sarà solo una mia impressione?

La zona smilitarizzata (DMZ), ovvero quello che prima dell'unificazione era il confine tra il Vietnam del Nord e il Vietnam del Sud.
E mi viene in mente il bellissimo film “Good Morning Vietnam”.
Dal '54 al '75 la DMZ si estendeva per una superficie di 5 chilometri su entrambe le sponde del fiume Ben Hai. Oggi si fa riferimento soprattutto all'area della sponda meridionale, che durante la guerra, a dispetto del nome, era occupata da basi fortificate americane.

Ho trascorso più tempo in pulmino che nei vari posti d'interesse visitati.
Rock Pile, una montagna che durante la guerra aveva una base americana ma che ora, se non te la indicano, passa completamente inosservata, è la prima sosta, cinque minuti sul ciglio della strada per una breve spiegazione e che io col mio pessimo inglese nemmeno capisco.

Interessante invece la visita ad un villaggio lungo il cammino per andare alla base del combattimento di Khe Sanh, dove si svolse una grande battaglia con tantissime vittime ma di un importanza prossima allo zero. Qui c'è un museo interessante e vari residuati bellici americani.

Ci fermiamo qualche minuto anche sul ponte sopra il fiume Dakrong, ricostruito con gli aiuti di Cuba (???), importante canale di comunicazione sul sentiero di Ho Chi Minh, pochi chilometri dal confine con il Laos.

Si ritorna a Dong Ha per il pranzo poi si va verso nord, si passa sul ponte sul fiume Ben Hai (anche qui più che ciò che si vede di interessante è la storia che la guida racconta e che io mi leggo sulla guida).
Visita alle gallerie di Vinh Moc,
qui i tunnel sono più grandi di quelli di Cu Chi, che ho visitato nei pressi di Saigon, e scendono fino a 23 metri sotto terra, un uscita arriva fino alla spiaggia. C'è anche un piccolo museo con foto e cimeli vari.
Ritorno ad Hué, dove passo la notte e poi, verso le sei, salgo sull'autobus notturno (sleepeng bus) per raggiungere Hanoi, la capitale del Vietnam, ed arrivare in quello che era il Vietnam del Nord, ufficialmente chiamato Repubblica Democratica del Vietnam.

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