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domenica 15 aprile 2007

Arequipa


Dal terminal della strada Javier Prado, alle 8-30 di notte, partiamo con l'autobus della "Tepsa", per arrivare 14 ore dopo, al terrapuerto di Arequipa, l'autobus è moderno, comodo, con Film nuovissimi in dvd, coperta per la notte, hostes, bagno "solo per urinare", riscaldamento o aria condizionata a seconda di dove si trova. Eh... si,
a Lima fa caldo, è sulla costa, praticamente in mezzo al deserto, Arequipa è sulle Ande, circondata da vulcani, a 2335 metri sul livello del mare, e anche se al sole fa caldo, la notte, o con un pò di venticello, fa freddo.
Ci abborda subito un tassista, che ci accompagna in un hotel che ci consiglia lui, e che non è affatto male e ci propone di fare un tour nelle campagne di Arequipa con lui a 45 soles, mentre tramite agenzia costa 40 sole a persona... ci lascia il numero telefonico e ci pensiamo sù. Dopo che ci sistemiamo in hotel, ci riposiamo e laviamo, facciamo un giro per la plazas de armas, circondata da portici e la cattedrale. C'è una fontana nel centro, con tre piatti di bronzo e un soldato in cima, questo personaggio si chiama "Tuturutu" che secondo la leggenda era incaricato di avvisare su qualsiasi novità.

Da lì andiamo a informarci sui tour alla valle del colca e poi a visitare il famoso manastero di Santa Catalina. Nel 1579, a meno di quarant' anni dalla fondazione della città da parte degli spagnoli,viene fondato il monastero.dal suo inizio, donne di diversi strati sociali entrarono qui come monache di clausura per non uscirne più... neanche da morte. È costruito con "Sillar", pietra bianca di origine lavica, ed 'e il più importante esponente di architettura coloniale arequipegna. È una vera e propia cittadina dentro la città, con strade, piazze, case, lavanderia, chiesa, pinacoteca, etc. È stato aperto al pubblico nel 1970 ma al suo interno, lontano dagli occhi dei turisti e del mondo, restano ancora poche suore di clausura.
Dopo questa scorpacciata di cultura un pò noiesetta e una visitina ai negozzi di artigianato, prendiamo un taxi e andiamo al cinema a vedere un bel film horror...Prueba de fè, prova di fede. (In Italia è uscito con il titolo "I segni del male")

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