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mercoledì 26 gennaio 2011

* Erg Chebbi

Appena scendo dall'autobus, a Erfoud, un ceffo col turbante blu mi chiede se vado a Merzouga, gli chiedo quanto costa e lui mi dice 20 dirham, gli dico che va bene e lo seguo, poco dopo mi dice che non è un taxi, ma che il fratello è al mercato e all'una torna a Merzouga dove ha un hotel.
Nel frattempo ci fermiamo in un ristorante a bere un the, e mi spiega che loro fanno escursioni col dromedario sulle dune del deserto, mi8 faccio spiegare meglio, tanto abbiamo tempo: da Erfoud mi portano col fuoristrada al loro hotel, davanti alle dune di Erg Chebbi, poco distante da Merzuoga (poi scoprirò essere 14 km da Merzouga), mi rilasso bevendo un the in hotel, poi verso le 4 attraversiamo le dune sul dromedario, per arrivare in tempo ad assistere al tramonto e dormire in una “tipica” tenda berbera , cena inclusa, la mattina seguente, dopo aver visto sorgere il sole, verso le 8 si risale sul dromedario, si sale fin su le dune più alte e si ritorna in hotel, doccia calda e colazione, poi posso stare in hotel fino a che non passa il minibus che mi porta a prendere l'autobus notturno per Fés.
Tutto a 450 dirham (45 euro).
Già raggiungere l'hotel è una piccola avventura, poco dopo usciti da Erfoud, con un Land Rover, lasciamo l'asfalto e entriamo nella grande distesa desertica, apparentemente senza pista, una grandissima ghiaiaia, con pietre appuntite e minacciose, ogni tanto una buca di sabbia dove la macchina scivola come nelle pozzanghere d'acqua, davanti le alte dune di sabbia di Erg Chebbi.
Pensavo ci fosse altra gente con me, il ceffo mi aveva detto che c'erano altre 2 persone, invece sono solo, accompagnato da Yousef, con la sua tunica blu e il turbante bianco, che guida, a piedi, il dromedario con me sopra. Zigzaghiamo per due orette e arriviamo all'accampamento, anche qui sarò solo, in mezzo al deserto, senza corrente elettrica, tra le stelle e la sabbia.
Mentre Yousef, tipo di poche parole, prepara la cena, io vado a scalare e scivolare giù dalle dune aspettando il tramonto, che a dire la verità mi ha un po' deluso, non è stato un gran bel tramonto.
Scesa la notte io e Yousef ceniamo insieme, con un ottimo tajine di pollo (anche se cotto in un tajine di alluminio e non di ceramica come vuole la tradizione).
Poi Yousef sparisce nella sua tenda, dopo avermi preparato il letto nella tende dove abbiamo cenato, e io sto un po' fuori a guardare le stelle e la mezzaluna, viaggiando con la fantasia, pensando un po' al passato, c'è solo il rumore del vento.
Poco prima che si spenga l'ultima candela mi infilo sotto le coperte, per poi svegliarmi in mezzo alla notte, piove, ma solo per una decina di minuti, quando finisce vado nuovamente a fare una passeggiata sulle dune, la sabbia mi sembra asciutta, mi viene il dubbio che la pioggia l'ho solo sognata, mi siedo sulla sabbia a contemplare la luna ma la sabbia è umida...credo che abbia piovuto veramente, non so che ora è, ma tanto non importa.
Ritorno a letto e mi sveglio che il sole sta sorgendo, intorno a me solo sabbia, e anche addosso a me.
Poco dopo le 8 Yousef arma di nuovo la sella del dromedario e ci dirigiamo verso l'hotel, risalendo dune molto più alte di quelle di ieri.
Ritornato in hotel, dopo la doccia e la colazione, il tipo che mi ha portato ieri in hotel da Erfoud mi chiede se voglio ritornare e Erfoud o stare in hotel fino alle 5 che passa il minibus per Rissani da dove posso prendere il notturno per Fés, sto in hotel.
Poco dopo si alza il vento e diventa tutto d'un tratto, una vera e propria tempesta di sabbia, mi devo barricare in hotel e anche con le finestre e la porta chiuse la sabbia riesce ad entrare.
Leggo un po', scrivo queste righe, non c'è la corrente elettrica e la batteria del netbook è scarica, quindi non posso usarlo, mi annoio un po', aspettando che passi il minibus per andare a Rissani, consapevole che domani le dune avranno un altro aspetto, e le mie impronte non le vedrà più nessuno.

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