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venerdì 23 aprile 2010

# Da Lullu, Nai Phlao.

Stazione di Surat Thani.
Alle 10 del mattino del 20 dal molo di Ko Tao, prendo il traghetto per andare a Surat Thani, che fa scalo a Ko Phan Gan, dove cambio barca e faccio due chiacchiere con un ragazzo italiano che ha fatto un anno in Australia e adesso è quattro mesi che viaggia nel sud est asiatico.
Arrivo a Don Sak, dopo uno scalo anche a Samui ma senza cambiare barca stavolta, cerco un telefono ma al molo non ce né, così mando un sms a Lullu che mi risponde di aspettare che viene lui a prendermi. Poi mi chiama, lui è al molo ma non mi trova, ne conosce due ma non quello dove sono io, così con un motorino (100 bath) mi faccio accompagnare al molo dove mi sta aspettando.
Col suo vecchio 2000 benzina nero, ma con l'aria condizionata che funziona, raggiungiamo casa sua.
Abita in un piccolo villaggio molto tranquillo, con una bella spiaggia bianca bagnata dal mare color smeraldo. Nai Phlao.
Di turisti ne arrivano pochi, quasi niente.
Il giorno dopo mi porta in motorino a Khanom, la cittadina di una certa importanza dei dintorni, andiamo al mercato, dove per la prima volta vedo gli scarafaggi fritti (o erano cicale? Bhoo!). Il mercato è polveroso e molto caldo, i venditori stanno già mettendo via le loro merci, ormai c'è poca gente che compra, la gente si muove il mattino presto, quando la canicola è meno opprimente.
Dopo una sosta per bere e mangiare qualcosa, mi porta alla centrale elettrica. Che detto così uno può chiedersi e che ci vai a fare? Ma c'è il suo perché. La centrale elettrica da sul mare e sul fiume, con prati verdi ben curati dove gli abitanti dei dintorni sono soliti andarci a fare i picnic.
Il pomeriggio, con Samuele e Alice, i figli, andiamo in spiaggia a fare il bagno, l'acqua è caldissima e qualche albero ci ripara dal sole prima di fare una passeggiata per tutta la spiaggia, dove ci sono alcune meduse grandissime spiaggiate, ed in un resort lì da anni ma non ancora terminato, pascolano tranquillamente delle mucche.
Molto carina la casa di Lullu, che vista da fuori sembra una casa delle LEGO, con un tetto spiovente che con due tubi recupera l'acqua piovana in due grandi giare. Appena fuori dalla porta c'è anche la casa degli spiriti. Lullu mi racconta che sono venuti i monaci a pregare e prendere le misure per poi dirgli dove metterla e benedirla. Da quanto o capito è stata una specie di festa, dove prima hanno mangiato i monaci, poi i parenti e gli invitati. Nella Lonely Planet leggo che la casa degli spiriti viene costruita per fornire riparo agli spiriti guardiani della terra, una credenza animista precedente all'avvento del Buddhismo. Per assicurarsi che gli spiriti siano felicemente distratti dalle umane faccende e per rimanere in buoni rapporti con loro, i Thailandesi mettono queste strutture, simili a case di bambole, poco fuori dalla casa.
Ieri (il 22) con tutta la Lullu's family siamo andati, in macchina, a visitare delle grotte nei dintorni dove neanche lui era mai stato. Non sono ben segnalate, quindi ogni tanto ci perdevamo tra la macchia tropicale. Non avendo l'attrezzatura per visitarle ci limitiamo a vedere le prime stanze, con stallatiti, pipistrelli e qualche piccolo santuario allestito all'interno. Una gita molto interessante. Le campagne circostanti sono piene di piantagioni di alberi di caucciù e palme da olio, ma qualche palma da cocco resiste. Verde tipicamente tropicale. Praticamente Nai Phlao è stretta tra le colline verde intenso e la spiaggia. Verso le 11:30 Lullu mi accompagna in motorino a Khanom per prendere il minibus diretto a Surat Thani, che è partito alle 12:15, sono arrivato verso l'una, ho passato un oretta in internet poi ho cercato un autobus per la stazione dei treni, che è a una quindicina di chilometri dalla città. Il primo treno con un posto disponibile dovrebbe partire alle 18:22 e arrivare a Bangkok alle 6 del mattino.

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